E’ ora di ripartire

È ora di ripartire…….
Il governo di Netanyahu rimane a galla solo continuando la carneficina a
Gaza e la violenza in Cisgiordania, ma non ha più credito nel mondo e
nemmeno a casa sua. Altri pazzi, bianchi e colonialisti come lui, i quali
purtroppo governano altri paesi, continuano a sostenerlo.
Ma i popoli del mondo, quelli che dovremmo scrivere la storia, invece siamo
tutti contro di loro, ma ancora non contiamo niente.
Allora bisogna fare qualcosa di grande, di mai visto…. Cosa ci vorrebbe
perché delle navi mercantili provino a portare aiuti a Gaza dal mare? Ma
non lo fanno. E allora dobbiamo farlo noi, con 100 barche, a nome dei
popoli di 40 paesi diversi, provare ad arrivare a Gaza, per aprire un
corridoio, per dire che si può.
Ma siamo sicuri di non commettere errori? No, siamo sicuri di farne tanti!
E come si potrebbe in due mesi, tanti ne sono passati da quando siamo stati
fermati al Cairo, mettere in piedi una cosa simile avendo tutto sotto
controllo?
Come si può selezionare equipaggi per 100 barche ed essere sicuri che non
capiti un infiltrato?

La freedom flotilla coalition è la nostra mamma, giustamente preoccupata
per le marachelle che facciamo. La coalition, da brava mamma, lavora da un
anno all’altro, preparando attentamente una imbarcazione e il suo
equipaggio. Ma ora bisogna essere pazzi se vogliamo allargare la nostra
visibilità, bisogna rischiare di imbarcare anche qualche infiltrato, chi se
ne frega, se vogliamo fare una cosa mai vista, se vogliamo davvero arrivare
a Gaza.

Cento barche, da comprare, perché non ce le regala nessuno, gli equipaggi,
i volontari, i porti da cui partire, i sabotaggi che certamente
subiremo…..
Ma chi mette i soldi? Fosse anche Trump, non me ne frega niente,
l’importante è che si usino contro il Sionismo. E l’infiltrato, cosa può
fare? Avvisa lo Shin bet, che tanto sa già tutto?
Abbiamo bisogno di piloti per le barche, e una patente da alto mare
americana, non vale in Europa. Purtroppo non ho mai preso in considerazione
di fare una patente nautica o un corso infermieristico, ora mi servirebbero.

Approposito di infiltrati, racconterò la brutta esperienza di ISM: eravamo
nel 2017, ad Amman per il primo meeting internazionale di ISM. Tutti
attenti, tutti da allora comunichiamo solo con Signal, non deve seguirci
nessuno. C’è una ragazza svedese che ha raggiunto ISM a Ramallah da poco.
Viene invitata in qualità di attivista “on the ground”(sul campo). Chi va a
immaginare che la giovane è stata controllata al Ben Gurion e comprata per
una bella cifra dallo Shin Bet? Incaricata di filmare gli incontri, di
registrare il possibile…….


Eppure non è successo niente, hanno fatto un filmato per la TV, solo in
ebraico, è andato in onda, hanno poi girato su giornali foto segnaletiche
di alcuni di noi, ma io lo stesso sono rientrato in West Bank ben quattro
volte. Qualche palestinese ci rinfaccia sempre questa storia, ma ormai ci
conviviamo. Certo da allora i nostri training sono più rigorosi, ma sono
sempre azioni a lunga scadenza.
Ora come possiamo controllare tutti e fare training a tutti? Speriamo di
riuscire…..
Perché non possiamo aspettare un altro mese, vuoi perché Netanyahu non
aspetta, vuoi perché il clima estivo finisce e noi possiamo rischiare
qualche temporale. Certo i migranti guardano poco il meteo e partono lo
stesso, così faremo anche noi.
Se anche ora entrerà qualcuno negli stessi panni, per spiarci, cosa può
succedere? Non siamo in gran parte noti alla Digos? C’è qualcosa in più che
possono scoprire o qualche mossa o sabotaggio che potranno fare prima?
Certo più siamo e più possiamo avere in mezzo un indesiderato, ma più siamo
e più rumore faremo.
Siamo andati a caccia di barche, qualche volta, come me, facendo amicizia
con un perito e anche con chi vende.  Se spieghi cosa stiamo facendo,
otteniamo solidarietà! Allora il mondo non è poi così rovinato.
Avrei dovuto fare venire un pilota per portare una barca da Marsala a
Tunisi. Oggi il venditore di un’altra barca si è offerto di accompagnarmi
lui!

La solidarietà cresce