Mettiamola così: per una volta ho passato Pasqua condividendo l’esperienza dei credentə più appassionatə. Celebrazione della veglia pasquale, solenne celebrazione pasquale nella basilica del Santo Sepolcro, con il patriarca di Gerusalemme. La vigilia celebrata quasi privatamente nella cappella dei francescani: questi hanno parecchi spazi propri, certamente a servizio della comunità. La cosa strana sono i ritagli di spazi e tempi anche solo tra le varie confessioni cristiane, che si contendono non solo i fedelə, ma soprattutto gli spazi dei luoghi sacri. Poi hanno sempre discussioni su chi è più importante: anche l’entrata degli officianti cattolici è stata preceduta dall’entrata degli officianti greco ortodossi: come dire se non vi precediamo noi, non se ne fa niente.

Mi pare che comunque gli ortodossə celebrano sempre Pasqua il sabato, così almeno non si accavallano con i cattolicə, ma siccome sono molti di più (in Palestina e nel ’48), sono loro che sono statə attaccatə sabato mattina, con il solito piacere del sopruso. Pare che dentro la basilica c’era ancora posto e che la piazza antistante fosse vuota. Ma la polizia ha deciso lo stesso di respingere i fedelə e lo ha fatto veramente in malo modo, come sono soliti fare, usando anche la Border Police. Fosse per loro, eliminerebbero le altre religioni.

Così sono divisi anche a Betlemme dove la grotta è curata dai greci ortodossi tranne una parte che compete agli armeni; ma i copti dove sono e gli armeni dove altro intervengono? Ho finito a perdermi in tutte queste confessioni. Anche sul sito del battesimo ci sono degli spazi separati, tanto più che le cose principali sono sul lato della Giordania. La mia convinzione che le religioni servono a dividersi, si è rafforzata.


Avevamo visto il Mar Morto con un livello così basso, e la guida si era limitato a parlare di evaporazione. Ma l’evaporazione c’è sempre stata! Allora chiedo di poter dare spiegazioni sull’acqua e prendo il microfono sull’autobus: l’acqua nel mar morto non arriva più perchè viene pompata prima! Mentre le aziende agricole palestinesi avevano pozzi a circa 50 mt di profondità e pompavano acqua in equilibrio con il fiume, sono arrivati gli israeliani con pozzi a 150mt di profondità, così prosciugano il fiume e quindi il Mar Morto e in più prosciugano i pozzi dei palestinesi, che così si indebitano a comprare acqua dall’occupante fino a dovergli cedere le aziende. Ora i palestinesi fanno i braccianti nelle stesse aziende che erano state di loro proprietà. E gli israeliani consumano acqua a livelli americani, cioè lo sfruttamento delle risorse aldilà delle possibilità. Ma il mondo non può andare avanti così. Sono tutti capaci di fare giardini nel deserto portandoci l’acqua, ma fino a quando può funzionare? Ho visto pompare acqua negli insediamenti dei coloni per consumi dieci volte quelli dei palestinesi, mentre tutte le risorse idriche della West Bank vengono sottratte con battaglie nei villaggi, e il Golan dove nasce il Giordano è stato occupato per controllare l’acqua!
Eravamo i primi pellegrinə dall’inizio del genocidio, e probabilmente gli unicə italianə a Gerusalemme. Così tutti i giornalistə ci giravano intorno come mosche intorno al miele. La nostra guida era molto lieto di andare in onda, così ha approfittato di tutte le proposte. Quando poi è morto il Papa, altro giro di mosche intorno al miele, gli unicə cattolicə in Terra Santa! Interviste a tantə su cosa ci ha lasciato il Papa. Beninteso questo giro è più difficile, non ci sono le telecamere e gli operatori TV. Si deve fare in proprio, poi spedire, ma la connessione…., ma il volume del file…., ma la qualità delle riprese…..
Io beninteso mi sono defilato, avrei detto cose troppo diverse. Trovavo un bel comunicato di Hezbollah, rammaricato e pieno di stima, poi trovavo che sui canali telegram israeliani si rallegravano per la scomparsa di una voce così chiara contro le guerre e in particolare il massacro a Gaza.
Un po’ strano invece andare con questo gruppo anche a fare il bagno nel mar morto, tutto assolutamente israeliano e salire a Masada, anche questo tutto assolutamente israeliano.
Strana sensazione, quest’acqua così salata, sembra oleosa e ti ributta indietro.
Invece Masada è molto interessante dal punto di vista archeologico. Poi ne fanno un po’ il loro simbolo, su quel pianoro si ritirò l’ultima resistenza all’impero romano. Gli zeloti erano l’area combattiva del panorama religioso del I secolo d.c., insomma erano i loro partigiani. Così dicono che è il simbolo della continua lotta dell’umanità per la libertà dall’oppressione. Ma allora dovrebbero dirlo per i Palestinesi!
C’è un palazzo di Erode, gli accampamenti romani, i resti dell’incredibile piano inclinato costruito per arrivare alle mura: beh quando i romani sono arrivati gli zeloti si erano uccisi uno con l’altro per non essere presi prigionieri. Ma non crederanno mica che i palestinesi facciano lo stesso!
